Associazione oncologica ProGYM
Il movimento è lo spazio aperto dove i pensieri si armonizzano e il corpo si perfeziona e guarisce
Testimonianze
Abbiamo raccolto alcune testimonianze che descrivono l’esperienza ProGym direttamente con le parole dei partecipanti.
Ci è sembrato doveroso fornire, oltre a un’introduzione più ‘formale’ dell’attività proposta dalla nostra associazione, anche una visione più intima e personale, riportata qui di seguito.
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Il mio incontro con la ProGym, nel percorso di guarigione dal tumore al seno, lo ritengo un regalo della Provvidenza.
Mi sento particolarmente fortunata ad essere stata scelta fra le prime 9 donne che, con la stessa patologia, hanno iniziato un programma di recupero dagli effetti collaterali dell’intervento chirurgico e delle successive terapie.
Da un punto di vista fisico ho constatato un notevole miglioramento dell’uso delle articolazioni, in particolare delle spalle, doloranti e molto irrigidite. In qualità di assidua praticante di Hatha Yoga questo fatto mi causava grande frustrazione.
L’insegnante, nonché fisioterapista scelto per noi dalla ProGym, ha messo a punto una sequenza di esercizi molto valida, semplice ma nello stesso tempo impegnativa e rafforzante. Dopo ogni lezione mi sento rinnovata energeticamente e fisicamente.
Da un punto di vista psicologico tutto questo ha avuto un impatto molto positivo, mi ha aiutato a credere nel recupero delle mie forze.
Il fatto di eseguire gli esercizi in compagnia di donne che hanno subito le stesse problematiche è di grande supporto, viene naturale sostenersi a vicenda.
La ProGym non si è limitata ad offrire un recupero della prestanza fisica, ma anche un supporto accompagnato da altrettanti incontri di psicoterapia di gruppo, gestiti da una brava e sensibile psicologa. Siamo state aiutate a condividere ulteriormente le nostre esperienze e a liberare le emozioni sedimentate dentro di noi dopo il faticoso percorso della malattia.
Sono molto felice di aver avuto l’opportunità di conoscere donne così diverse nei propri vissuti, la malattia è stato il comune denominatore che ha subito creato solidarietà e supporto reciproco, un’occasione per arricchirci una con l'altra.
Desidero esprimere la mia infinita gratitudine verso coloro che, con assiduo impegno ed un’incrollabile motivazione, hanno realizzato questo progetto.
Alla base di tutto ciò percepisco una forte determinazione per il beneficio degli altri, senza scopi di lucro, ma semplicemente per un senso di umanità e amore verso il prossimo.
Il mio augurio è che questa bellissima iniziativa possa espandersi e beneficiare tutti coloro che ne avranno bisogno.
Inizio questo mio scritto con una frase che di solito conclude una lettera:
Vi ringrazio di cuore per quello che mi avete donato, per l'importanza del vostro convinto e instancabile impegno nel progetto Pro-Gym e vi abbraccio tutti con immensa gratitudine.
Gratitudine, immensa, perché in soli tre mesi passati insieme a voi ho raggiunto due traguardi importanti: una forma fisica e uno stato emotivo molto molto migliorati tanto da convincermi dell’importanza di portare avanti il lavoro iniziato.
Per rendere visiva questa mia sensazione di “risalita” prendo come riferimento proprio il vostro logo. Io lo interpreto così: a terra rimane, certo rimane, l'ombra di una persona che però si alza con le braccia e lo sguardo rivolti verso l'alto trasmettendo apertura alla vita e positività.
E ora volentieri ripercorro il mio tragitto. E lo faccio soprattutto per me stessa perché ne sono orgogliosa, perché mi ha dato carica, a me che di natura sono anche un po’ pigra.
Durante una visita oncologica di controllo il dr. Francesco Scanzi mi ha messa al corrente di una iniziativa volta a sostenere l'importanza della ricerca del benessere per le persone che si sono trovate a tu per tu con il cancro e mi ha consegnato una brochure che illustrava l'iniziativa Multimedica ProGym.
L’ho messa inizialmente da parte con un po’ di scetticismo, poi un giorno l’ho ripresa in mano e ho chiamato per avere informazioni.
Sono stata ricontattata da Marco Trombin. Forse perché anche lui è “uno dei nostri”, è riuscito immediatamente a stabilire un rapporto molto spontaneo, naturale e di condivisione come se ci fosse già una conoscenza, come se dall'altra parte del telefono ci fosse un amico che ti vuole aiutare ma, aspetto per me importantissimo, in modo simpatico, leggero e ironico.
Ho quindi partecipato al primo incontro organizzato per conoscere il programma, per conoscere le altre donne che avrebbero formato il gruppo, per conoscere chi ci avrebbe guidato in questa avventura.
Era presente anche la famiglia di Marco Trombin, con la forza del loro sorriso, dell'amabilità, con la forza di riuscire a far riflettere sulla verità di quel proverbio che recita “l’unione fa la forza”.
La forza di persone che mi ha dato subito la sensazione che non erano lì per caso. Ho avuto la sensazione di una forte sintonia di intenti, di un legame invisibile e pure molto percettibile. Sicuramente c’era dietro una regia, quella di Marco Trombin, che ha avuto la capacità e sensibilità di formare un cast perfetto.
Non c’era dubbio, ci sarei stata! E già quella decisione è stata per me come una ricarica.
Oggi, ripeto, mi sento molto bene e voglio ringraziare:
Marco Trombin e la sua splendida moglie Gabriella per quello che ho scritto in precedenza e anche per la loro sempre forte, simpatica, empatica e costante presenza: prima, durante e dopo ogni tappa del nostro percorso. Loro sono stati fondamentali! E saranno fondamentali per gli altri gruppi che via via si formeranno.
La dottoressa Maura Levi con la quale ho sentito immediatamente un'accoglienza quasi materna, pur essendo io molto molto più “grande” per età. Si è resa subito disponibile a un incontro personale che mi ha rassicurato sulle mie paure, sui miei dubbi.
La dottoressa Silvia Pagani che pilotando i nostri incontri di psicoterapia di gruppo ha contribuito fortemente a creare un gruppo di donne unito nell'affrontare le nostre individuali difficoltà con la massima spontaneità. Abbiamo pianto e riso tutte insieme, ci siamo anche divertite, ci siamo impegnate in momenti dall’apparenza ludica ma che ci ha dato l'opportunità di esprimere la nostra interiorità, di entrare più in contatto con noi stesse.
Il nostro personal trainer, Francesco Caputo, che ci ha portato al raggiungimento di un benessere fisico e di conseguenza mentale, che inizialmente lasciava molto a desiderare. Ogni parte del nostro corpo scricchiolava. Grazie alla sua competenza e professionalità, ci ha rimesso in forma. Ci ha fatto sudare, qualche volta lamentare pur con il piacevole sottofondo della musica, ma soprattutto grazie ai suoi insegnamenti e con la sua ferrea volontà di farci agire per star bene.
E poi, permettetemi, uno specialissimo ed emozionato ringraziamento alle mie compagne di avventura. Le nomino rigorosamente in ordine alfabetico. Grazie a: Elsa, Ester, Milena, Gabriela, Letizia, Renata, Sandra, Simona.
Grazie perché mi sono alimentata della vostra forza ma anche della fragilità che avete espresso e condiviso con sincerità. E grazie perché oggi mi nutro anche di quella “rinascita” che ho visto in ognuna di voi. Dei sorrisi e le risate che hanno preso il posto di quel velo di tristezza e di disorientamento che avevamo in volto all’inizio.
Ho partecipato al percorso psicofisico proposto dalla ProGym. È stato come essere accolta in un cerchio positivo ricco di attenzioni.
L’attività fisica che Francesco ci ha proposto era stata studiata ad hoc per le nostre patologie e personalizzata su ognuna di noi. Grazie Francesco, hai studiato gli esercizi che servono per riappropriarci del nostro corpo e dei movimenti che non riuscivamo più a fare con fluidità. Si nota la passione e la professionalità che ci hai messo.
Che dire del gruppo che Silvia è riuscita ad agglomerare per rendere tutte noi più serene, più sicure e più libere dalle nostre paure. Grazie Silvia.
Ultimi ma non ultimi, grazie a Marco e Gabriella perché sono sempre stati presenti, ad aspettarci ad interessarsi dei nostri miglioramenti ed a incoraggiarci. Sono stata fortunata a poter partecipare a questo progetto. Grazie.
Ho 53 anni e con la mammografia di screening fatta a 50 anni hanno scoperto un carcinoma lobulare mammario infiltrante al seno sinistro. Catapultata nell’intervento prima di mastectomia e poi di sostituzione di espansore con protesi, ho trascorso tre anni tra fisioterapia esami e controlli continui cercando di contrastare la sensazione di “essere malata” per impedimenti di mobilità e dolori col desiderio di sentirmi ancora “giovane” e “attiva”.
Stavo quindi iniziando a pensare a cosa fare della mia vita avendola fino ad allora vissuta dando priorità alla famiglia e conciliando ad essa il lavoro quindi a tempo ridotto sempre in sua funzione. Ho pensato quindi di aprire uno studio insieme ad una speciale amica unendo le due forze e le due lunghe esperienze anche se in ambiti leggermente diversi ma con lo stesso fine. E di utilizzare ancor più le gambe e la bicicletta per gli spostamenti. Ed ecco che mi si propone dalla multimedica attraverso la ProGym una ginnastica mirata con una psicologia di gruppo, io molto scettica su psicologi.
A circa tre mesi dall’inizio di tale progetto posso dire che fisicamente ho migliorato di parecchio la mobilità non solo della spalla ma di tutta la mia postura ed ho riconosciuto l’utilità e il piacere della ginnastica nonostante la fatica (ad eccezione del periodo scolastico, non avevo mai frequentato palestre).
Per quanto riguarda il lavoro fatto da Silvia, la terapeuta, con la sua semplicità e dolcezza è riuscita ad individuare scovare e far emergere alcune delle cose irrisolte come senso di colpa e fragilità che mi tenevano legata, senza una mia consapevolezza, ad una leggera paura e tristezza di fondo. Risultato: acquistato più leggerezza, vitalità, sorriso e… speranza nel futuro, qualunque esso sia. Sono riuscita persino ad aumentare i miei impegni e quindi i miei ritmi ogni giorno con piacere e serenità e… accettando gli eventuali limiti… anche se cerco di conquistare sempre più spazio su loro.
Grazie Francesco, grazie Silvia, grazie Marco, grazie ProGym.
Mi chiamo Simona Ferrari. Mi hanno trovato un tumore al seno sinistro con conseguente mastectomia e svuotamento dell'ascella dai linfonodi, eseguite rispettivamente il 7 febbraio e il 24 marzo 2019.
Ho avuto la possibilità, grazie al Dott. Scanzi di essere informata dell’inizio di un nuovo corso di ginnastica, per donne col mio stesso problema; così mi fu descritto, e accettai di lasciare il mio numero telefonico.
Fui contattata dal Sig. Marco Trombin il quale mi diede un appuntamento per il colloquio insieme alla psicologa Levi, ai quali al primo appuntamento ho, per così dire, vomitato tutte le mie paure angosce e preoccupazioni circa il mio stato di salute. Il Sig. Marco Trombin mi descrisse la sua associazione e il progetto perseguito. La Progym così nominata questa associazione, mi avrebbe potuto aiutare sia fisicamente che psicologicamente. Da questo colloquio ebbi il privilegio di essere scelta per iniziare l’ambizioso progetto, che consiste in un corso di ginnastica su misura per pazienti come me e come molte altre donne operate al seno, che al secondo colloquio incontrai e conobbi insieme al nostro istruttore Francesco e la psicoterapeuta Silvia. Già qui la sensazione fu di un ambiente di persone appassionate, interessate veramente ad aiutarci e a mettersi a nostra disposizione per qualsiasi problema, cercando di risolverlo insieme.
Il nostro gruppo piccolo ma affiatato ci ha dato la forza di metterci in gioco giorno dopo giorno, davanti agli esercizi più complicati e sofferti o davanti all'imbarazzo iniziale di piangere davanti a tutto il gruppo e alla psicologa superando ogni ostacolo incontrato e migliorando sempre di più.
Dopo aver partecipato attivamente a questo progetto devo testimoniare che il mio braccio ha acquistato l’intera mobilità, la forza è tornata le scariche che sentivo lungo il braccio sono sparite; tutto il corpo è più mobile ed allenato. Con la forza fisica è tornata anche più sicurezza coadiuvata dalla psicoterapia di gruppo che aiuta a trasformare la paura e l’angoscia in emozioni e sensazioni positive fondamentali per scrollarsi da dosso questo fardello. Con la terapia di gruppo si ascoltano i drammi, le sofferenze e le difficoltà della vita di altre donne e ti rendi conto di non essere l’unica e di non essere la sola ad affrontare questa prova che ci hanno appioppato da superare.
Concludo confermando che è stata un'esperienza che mi ha migliorato, ha migliorato il mio stile di vita che è tornato come prima anzi oserei dire meglio di prima.
Un progetto quello di ProGym da divulgare a tutte le donne colpite da questa patologia che purtroppo sono tante.
Un grazie allora a ProGym, al suo fondatore e a tutti i medici professori oncologi che hanno permesso tutto questo.
Grazie Marco!!!
La ProGym è arrivata al momento giusto, colmando una grave lacuna del sistema sanitario, con grande supporto alla fragilità ed emotività legate alle nostre patologie oncologiche.
Ci avete fatto sentire meno sole creando un legame di sincera condivisione e solidarietà. Speriamo di poter continuare questo percorso fisico ed emotivo, anche se purtroppo gli impegni tendono ad allontanarci!
Il seme è stato piantato e sono convinta che non potrà dare che buoni frutti, rendendoci più forti ed ottimiste nei confronti delle sfide che dobbiamo continuamente affrontare.
Mi auguro che questo esempio possa essere di stimolo alle istituzioni, che dovrebbero offrire supporto alle persone colpite dalle nostre patologie, con strumenti che le aiutino ad affrontarle in maniera più completa, costruttiva e serena.
Carissimi,
quella mattina, quando durante la visita senologica di controllo mi è stata offerta l'opportunità di aderire tramite ProGym ad un programma pilota e di ricerca volto,tramite un mirato esercizio fisico al contrasto di eventuali rischi di recidiva,mi sono sentita FORTUNATA.
È così che ho conosciuto le persone che animano e nutrono questo Progetto (Marco, Silvia e Francesco) alle quali va tutta la mia stima.
Questo percorso intrapreso con altre altre cinque "ragazze" come ci definisce Marco ,mi ha dato modo di vivere nuove sensazioni,nuove emozioni... la sensazione regina è che ti senti ascoltata e chi ti ascolta non giudica,ma comprende i tuoi bisogni, lenisce le tue ansie.
Fisico e mente, un connubio meraviglioso che racchiude in sé il senso di questo importante progetto.
Anche in questo momento così difficile, dove un virus ha sconvolto la nostra quotidianità, ProGym ci è stato d'aiuto permettendo a noi "ragazze" di continuare la nostra "avventura dell'attività fisica" guidate sapientemente "online" da Francesco.
GRAZIE... grazie a Marco senza il quale questo progetto non esisterebbe, grazie a Silvia senza la quale le nostre paure e le nostre ansie non avrebbero potuto essere raccontate, ma soprattutto comprese, grazie a Francesco che con la sua professionalità ci ha fatto riscoprire il nostro corpo e le nostre potenzialità facendo così migliorare le nostre prestazioni fisiche.
Oggi mi viene in mente una frase di William Arthur Word:“provare gratitudine e non esprimerla è come incartare un regalo e non darlo”. Ed è proprio da qui che vorrei partire per dirvi quanto io vi sia grata per avermi dato la possibilità di non sentirmi “sola”.
Non che io lo sia stata durante il mio percorso, molte sono state le persone che ho sentito accanto ma... poter condividere sensazioni, turbamenti, tristezze, gioie con chi ha vissuto la mia stessa esperienza, le mie stesse emozioni, le identiche paure, gli stessi dolori fisici durante l’attività mi ha fatto comprendere che è tutto normale in una situazione dove io onestamente avevo perso il senso della normalità.
Non nego che quando abbiamo dovuto interrompere gli incontri per l situazione contingente mi sono sentita un po’ persa... ho sentito la mancanza del gruppo all’interno del quale, sinceramente, iniziavo a sentirmi protetta.
...e poi per fortuna come un Angelo è ricomparso Francesco! In un momento dove non si riesce ad uscire neanche per due passi, questi incontri, anche da remoto, sono per me di vitale importanza.
Grazie davvero per questa bella possibilità e per le persone che siete.
A presto (con la speranza di poterci riabbracciare)!
Sono Angela, ho 51 anni e ho conosciuto l’associazione oncologica ProGYM, grazie alla dr.ssa Bettina Ballardini, in seguito ad una quadrantectomia per un tumore al seno, scoperto a giugno 2018.
Ritengo estremamente interessante e unico nel suo genere l’obiettivo di ProGYM: permettere a pazienti oncologici di ritrovare una buona forma fisica, necessaria per ridurre i rischi di eventuali recidive, svolgendo un’attività fisica regolare e associando contestualmente una terapia psicologica di gruppo. I gruppi di lavoro sono formati da 6-8 pazienti, che nel corso di 90 giorni si ritrovano in un centro sportivo di Milano a svolgere attività fisica due volte a settimana per un’ora, sotto la supervisione di un personal trainer. A seguire, per l’ora successiva nella palestra si partecipa tutti insieme ad una chiacchierata con la psicoterapeuta. I pazienti vengono reclutati dopo aver incontrato il dr. Marco Trombin, fondatore e anima del progetto, che da ex-paziente oncologico ha vissuto in prima persona la mancanza di programmi simili, e aver superato un colloquio con la psicologa, dr.ssa Maura Levi.
Un secondo incontro mi ha permesso di conoscere il team di ProGYM, di cui fanno parte anche Francesco Caputo, il personal trainer, la dr.ssa Silvia Pagani, psicoterapeuta, e la famiglia di Marco Trombin, tutta molto impegnata sul fronte ProGYM, in particolare la moglie Gabriella. Qui ho avuto modo di incontrare anche Alessandra, Cinzia, Mina, Silvana e Stefania, le mie “compagne di viaggio”, perché così vedo questa esperienza! È come un viaggio, dentro me stessa, per riscoprire forze ed energie che credevo sopite o addirittura scomparse, ma anche fuori di me, insieme ad altre compagne, che con la loro forza, le loro parole e le loro riflessioni mi hanno aiutato moltissimo. Insieme siamo un equipaggio ben affiatato, formato da personalità differenti, ma accomunate dalla stessa terribile esperienza di malattia, ognuna con il proprio bagaglio di dolore e paura, ma anche con tanta speranza e voglia di tornare a sorridere.
E il viaggio è cominciato, con le prime lezioni in palestra, dove il bravissimo Francesco ha risvegliato e stimolato muscoli ed energia, insegnandoci con pazienza una serie di esercizi ideati per le nostre problematiche, senza sforzarci, ma spronandoci sempre a fare secondo le nostre possibilità. Grazie Francesco, perché ora ho ricominciato a sentirmi bene e ho ritrovato il mio corpo, dopo un periodo in cui non sembrava più mio!
Se le lezioni di ginnastica sono fisicamente impegnative, le chiacchiere terapeutiche con Silvia sono spesso infinitamente più difficili. È il momento in cui, senza forzature né obblighi, ci si “apre” davanti al gruppo, si ripercorre la propria esperienza di malattia, quello che abbiamo pensato e vissuto sulla nostra pelle e soprattutto dentro la nostra mente. Ricordi dolorosi, che talvolta ci portano alle lacrime, ma che grazie all'abile guida di Silvia sono necessari per metabolizzare il nostro passato e renderci più serene e sicure per il nostro futuro. Grazie Silvia, perché hai reso ancora più evidente l’importanza di trovare sempre il lato positivo delle cose!
E infine grazie ProGYM! Tu sei ciò che ancora manca nel nostro sistema sanitario, a completamento di un percorso che comincia con una terribile diagnosi, ma finisce con la cura assegnata e con i controlli semestrali, senza riallacciare fra loro le nuove necessità di un fisico, a volte sfinito dalle cure, e la fragilità psicologica derivante da questa esperienza, che ti lascia angoscia e incertezza nel domani. Anche ora, in un periodo così difficile come quello che stiamo vivendo in tutto il mondo a causa della pandemia da coronavirus, ProGYM non si è fermata e noi pazienti non siamo state lasciate sole: tutti si sono attivati per continuare a seguirci. Con Francesco abbiamo continuato a fare attività fisica tramite videochiamate, utilizzando semplici strumenti reperibili in casa, come bastoni o bottigliette e Silvia si è resa disponibile per qualsiasi necessità psicologica in videochiamata. Marco e Gabriella poi ci hanno sostenuto, scrivendoci spesso, anche solo un saluto o un pensiero.
Per tutto questo e molto altro voglio ringraziare davvero di cuore tutto il team di ProGYM, per l’impegno e il tempo dedicato, la fatica e il lavoro fatto solo per noi, per farci stare bene e farci tornare a sorridere!
Grazie al fatto che vi siate attivati per raggiungerci a domicilio con l'attività fisica mirata, sono rinata!
Le giornate in cui so di avere l'appuntamento con il Gruppo (Francesco, Cinzia, Stefania, Silvana, Alessandra, Angela), hanno un senso. Dico questo perché essendo in quarantena per patologia (dovuto alla Covid-19), oramai tutti i giorni sono uguali...
Passi dall'apatia alla depressione, rabbia, irrequietezza, impotenza, distanziamento sociale, assenza di stimoli - perché le hai provate tutte: lettura, TV, giochi da tavolo, conversazioni infinite col marito, guardare fotografie più o meno vecchie di eventi, viaggi, amici, interagire sulle piattaforme social, telefonate interminabili...
Sono cose che penso accomunano le persone nella mia stessa situazione.
Tutta questa monotonia poi è stata interrotta dall' "appuntamento" col Gruppo: ci si vede, ci si sorride, ci si cerca, ci si sostiene. L'attività fisica, la ginnastica ti stanca, ti fa concentrare sull' "IO", senti parti del corpo che fanno male, o meno male... senti che ci sei.
Grazie di cuore a ProGYM!
Grazie allo STAFF! Grazie di esistere!
Obbedire. Questa è la parola che mi viene in mente se penso al percorso offerto da ProGYM.
Sì! Obbedire al consiglio sano della dottoressa Ballardini (la regina delle tette) che ti invita ad un incontro dove ci sono persone che - scoprirai essere favolose, e questo già la prima impressione la diceva lunga - ti spiegano quanto sia fondamentale fermarti per muoverti, riprendere in mano la tua vita, dedicarti del tempo.
Ecco che poi l'empatia fa la sua parte, non poteva essere diversamente con Marco e Gabriella, una coppia che solo a salutarli ti fanno sorridere, poi Silvia che ha il sorriso SEMPRE, Francesco con la sua energia e le tue compagne di palestra (Cinzia, Alessandra, Angela, Silvana e Mina).
Il percorso proposto credo sia una tappa fondamentale nel calvario di un tumore: un momento in cui si debba mettere la cera lacca in fondo alla storia per prendere coscienza che è finita questa brutta storia e che da qui si riparte.
È difficile: si piange parlando del mostro che ha invaso ognuna delle Donne che cammina con te (tanto Silvia ha sempre i fazzolettini con sé); è complicato, mantenere il fiato quando Francesco vuole che obbedisci agli esercizi di addominali... sì, proprio quei muscoli che da anni si erano assopiti; ancora più complicato quando arriva il Coronavirus e le lezioni vengono sospese e come sempre il maggior valore lo si attribuisce quando si perde ciò che si ha.
Francesco poi organizza videochiamate per poter continuare con gli esercizi, e così questo momento diventa fondamentale, perché ci si può vedere, chiacchierare e sorridere, oltre al fatto che i tessuti si erano già riassopiti un'altra volta.
Quando senti male, il primo pensiero è guardarti le cicatrici e l'occhio fa più male del dolore stesso, ma questi esercizi fisici aiutano a ripartire, a riprenderti cura di te con la consapevolezza che questo è solo l'inizio di un capitolo nuovo, bello, avventuroso e pieno d'affetto.
Cosa dire di questa esperienza? soltanto GRAZIE!
Grazie. È ciò che immediatamente viene spontaneo scrivere. Per la competenza professionale, la profonda umanità e sensibilità di tutti coloro che hanno realizzato ProGym e che, con dedizione e abnegazione, continuano il loro lavoro per farla vivere e crescere.
Dal dott. Francesco Scanzi, il mio medico oncologo che per primo mi ha segnalato l’iniziativa, a Marco Trombin e Gabriella Marzoli con la loro famiglia, dalla psicologa dott.ssa Maura Levi al personal trainer Francesco Caputo e alla psicologa psicoterapeuta dott.ssa Silvia Pagani, insieme a chi ancora non ho avuto l’opportunità di incontrare e ringraziare di persona.
Fortuna. È la seconda parola che viene in mente. Mi ritengo molto fortunata di essere stata scelta per far parte di questa iniziativa e contenta di poterne condividere i benefici fisici e psicologici. L’intesa e l’amicizia con le mie compagne di strada - Angela, Cinzia, Mina, Silvana e Stefania - germogliata a febbraio 2020, continua a crescere, seguendo un sottile “nastro rosa” lasciato lungo il nostro percorso da Francesco e Silvia. La programmazione di incontri bisettimanali di ginnastica e di psicoterapia di gruppo, una di seguito all’altra, consentono di raggiungere più facilmente lo stato d’animo necessario a focalizzare le nostre risorse psicologiche.
L’esercizio - mirato - di recupero fisico studiato da Francesco aiuta a sgomberare la mente dalle preoccupazioni quotidiane e la percezione del corpo, più tonico e reattivo, ci predispone ad affrontare con maggiore equilibrio e tranquillità, il percorso introspettivo di gruppo.
Il delicato confronto reciproco di paure, ansie e fragilità emotive guidato da Silvia aiuta a lenire le ferite dell’anima: ognuna di noi ha il suo “zainetto” di sofferenza lasciatoci in eredità dalle terapie per la neoplasia diagnosticataci e stiamo imparando a togliercelo dalle spalle, posizionarlo a terra, guardarci dentro, scoprendovi risorse individuali di cui riappropriarci per riacquistare più fiducia e serenità.
Opportunità dalla difficoltà. Può sembrare un semplice slogan ma è l’essenza di tutto il progetto.
L’emergenza Covid-19, verificatasi dopo sole 3 settimane dall’inizio del programma, non ha intaccato la tenacia del team di ProGYM e ne ha riconfermato la serietà del suo impegno e lavoro, rendendoci possibile la prosecuzione del programma utilizzando videochiamate di gruppo da remoto ed adattandosi alla nostra clausura domestica.
Semplicemente, grazie per questa fortunata opportunità.
Che dire se non un enorme GRAZIE per la vostra fantastica iniziativa!
È stato un percorso bellissimo che mi ha introdotto nel mondo del movimento fisico e... psicologico.
Ho trovato un gruppo di ragazze in gamba, due bravissimi e comprensivi coach e poi Gabriella e Marco... due forze della natura.
Purtroppo il COVID ci ha posto dei limiti e molte di noi si sono perse per strada, ma il nostro piccolo gruppo inossidabile continua a regalarmi forza fisica e psicologica.
Vi ringrazio tutti per quanto avete fatto e continuate a fare e sono veramente grata di avervi incontrato sulla mia strada!
Un grosso abbraccio,
Valeria
Per me Progym è stata un'esperienza fantastica. Un team che ha saputo comprendere l'interiorità di ognuna, supportandola ed aiutando ognuno di noi in un percorso psicofisico eccellente.
Nel cammino, il Covid ha modificato i nostri incontri ma ci è stata fornita la possibilità di poter continuare tramite zoom con Francesco (straordinario), Silvia (attenta e disponibile ad ogni problematica), poi... Gabriella e Marco, che dire... non si possono descrivere per quanto empaticamente ci hanno fatte sentire in famiglia.
Un grazie di cuore a tutti. Avremo ancora da combattere per questo intruso indesiderato come compagno di viaggio ma ce la faremo perché siamo una forza della natura e poi... delle ragazzine simpatiche 😘😘😘👏👏
Ringraziarvi è troppo poco, Gabriella, Marco, Silvia, Francesco, siete stati fondamentali per questo mio difficile periodo di vita.
Non so se ridere o piangere😭😁
Oggi sto facendo la mia ultima e sedicesima chemio.
Sono emozionata davvero.
Grazie per essermi stati accanto con la vostra positività, energia e presenza costante.
Mi è servito tutto e ho preso a piene mani, non mi sono persa un singolo incontro, un solo momento.
Avevo disperatamente bisogno di persone speciali e profonde come voi.
Non mi avete lasciato sola... in qualsiasi momento sapevo che c'eravate.
Grazie anche a Lucia e a Valeria che hanno condiviso con me i miei alti e bassi e mi hanno fatto capire altri punti di vista che mi hanno fatto riflettere.
Grazie a Roberta con la quale ci siamo sfogate e confrontate più volte.
Grazie a tutto questo gruppo che non vedo l'ora di riabbracciare.
Buon Natale con tutto il mio ❤️
E poi arrivate Voi!
Da allora non ho più paura e ho deciso che il tempo che ho a disposizione è prezioso.
Grazie Marco, grazie Gabriella, grazie Francesco,
Ieri alle 14.30 mi sono detta “dovevo stare a casa, mi sento male, dopo la chemio di giovedì e la famigerata puntura per i globuli bianchi di venerdì, quattro notti ad occhi sbarrati, cuore che martella nelle orecchie, crampi alla pancia, arsura implacabile, tremore interno, cosa ci sono venuta a fare?”.
Alle 15.00, dopo solo un quarto d’ora di riscaldamento, penso che forse sia stata una buona idea: il corpo sembra ci sia e risponda!
Alla fine della lezione è avvenuto il “miracolo”: sto bene, (non benissimo, ma bene): l’energia ricircola e mi sento soddisfatta e anche orgogliosa di essere riuscita a domare quei sintomi che mi sembravano così più grandi e forti di me, fuori dal mio controllo.
E stamattina poi, la gioia, quanto è suonata la sveglia alle 7.00 e mi ha trovata che DORMIVO!!!
CHE BELLA LA VITA!!!
Grazie con il cuore… e tutto il resto.
Caro Marco,
voglio esordire questo messaggio ringraziandoti e dicendoti che mi sento davvero fortunata di aver avuto l’opportunità di partecipare a questo progetto.
Ho accolto subito di buon grado la proposta del San Giuseppe di partecipare al corso, ma, ti dico la verità, ne avevo valutato “solo”, se così si può dire, l’aspetto fisico/riabilitativo.
E da quel punto di vista non mi sono sbagliata perché grazie alla grande professionalità di Francesco il mio corpo ha sentito subito i benefici: le aderenze pian piano sembrano essersi sciolte, i movimenti sono tornati più fluidi e naturali, e grazie agli esercizi di ginnastica la mia flessibilità a livello muscolare e articolare, in genere, sembra essere migliorata.
Ma quello che è andato oltre alle mie aspettative, anzi che è stata una piacevole sorpresa, è la ripercussione a livello emotivo e relazionale.
Quegli incontri settimanali sono stati dei veri e propri momenti di condivisione dell’esperienza vissuta, dei nostri problemi legati alla malattia, delle nostre paure ma anche, e soprattutto della volontà, che c’è in ognuna di noi di superarle; il tutto “orchestrato” dalla profonda umanità e la immensa disponibilità del personale del Get fit che è riuscito a farci affrontare questa cosa anche con ilarità (le risate durante le lezioni non sono mancate, te lo assicuro) e, non da ultimo, dalla tua costante presenza che è stata per noi un riferimento sicuro e rassicurante. Personalmente tutto questo mi ha aiutato a sentirmi meno spaventata e partecipe di qualcosa di veramente positivo e propositivo.
Insomma, sono partita pensando di andare in palestra, né esco più forte nel fisico ed arricchita interiormente; penso che non sia affatto banale per una persona che affronta la malattia oncologica!
Non so cosa altro dirti, se non GRAZIE, davvero, di cuore e chiederti di continuare a coltivare questo progetto così prezioso.
A presto.
Buongiorno,
Vi scrivo per ringraziare all'associazione Pro Gym, che mi ha permesso di partecipare a questo progetto.
Un abbraccio speciale a Marco Trombin che mi ha contattato ed è sempre presente, a Francesco, il nostro personal trainer ed a tutti collaboratori che con tanta amabilità e gentilezza ci fanno sentire sicure e felici.
Questo programma di attività fisica e "non solo", permette a donne come me o come le altre donne che frequentano il corso di affrontare la nostra malattia con forza, da dire ...sì, c'è la facciamo... è solo una parentesi della nostra vita... Abbinando questa attività alle terapie oncologiche li fa sembrare più tolleranti, dimentichiamo i nostri dolori, ci pieniamo di vitalità.
Personalmente credo che dovrebbe essere esteso da per tutto ed a conoscenza di tutte le donne che soffrono di tumore al seno (io l'ho saputo per caso, leggendo su internet).
La attività fisica fa bene, e questo si sa, ma dopo essere operati da un tumore ci fa ancora più bene già sia fisicamente che mentalmente... ci aiuta veramente!!! ...lo posso testimoniare... Ogni volta che ci incontriamo, ci confrontiamo, ci capiamo, ci aiutiamo... è una esperienza bellissima che attendiamo durante tutta la settimana!!!
Spero che continuate con questo progetto, che si faccia sempre più diffuso... è veramente un'arma potente per combattere la malattia e gli effetti collaterali.
Vi ringrazio ancora con tutto il cuore, un abbraccio forte a tutti voi.